Il native advertising pone la pubblicità all'interno di un contesto senza interrompere l'attività dell'utente, diventandone parte, amplificandone il significato e catturando l'attenzione del potenziale consumatore.
In un articolo sull'Harvard Business Review, l'esperto di marketing Mitch Joel ha definito la Native Advertising come "un formato pubblicitario creato specificamente per un determinato media sia dal punto di vista del formato tecnico sia dal punto di vista del contenuto (la creatività)".
È necessaria una landing page con l’approfondimento che l’utente cerca.
Molte aziende sono ricche di storia e hanno moltissimi argomenti da far conoscere ai propri clienti, attuali e futuri.
In un sito aziendale già ricco di informazioni su storia aziendale e sui prodotti è possibile mirare la parte del sito coerente con gli interessi dell’utente in modo da ridurre al minimo la dispersione.